Tempo di lettura stimato | 4 minuti

Emissioni in atmosfera e reati ambientali ex D.Lgs. 231/01

Come prevenire con il Modello MOGC 231 i rischi di “reato ambientale” e le sanzioni previste dal D.Lgs. 231/01 derivanti da una non corretta gestione di emissioni in atmosfera

In questo articolo abbiamo riassunto e reso disponibili, a imprese e consulenti, le informazioni “chiave” per affrontare, attraverso l’attuazione del Modello 231, i problemi connessi ai rischi di reato ambientale che riguardano le emissioni in atmosfera, ascrivibili alla presenza e alle attività di lavoro dell’organizzazione.

Gli argomenti che riteniamo necessari a compiere i passi che assicurano la conformità al Testo Unico Ambientale D.Lgs 152/2006 e scongiurano il rischio di sanzioni derivanti dal D.Lgs 231/01, sono i seguenti:

  • La sensibilità ambientale sociale e le verifiche da parte delle autorità
  • I rischi di reato connessi alle emissioni in atmosfera e le sanzioni previste dal D.Lgs 231/01
  • I controlli da attuare nel Modello organizzativo 231 necessari alla prevenzione

La sensibilità ambientale sociale e i controlli da parte delle autorità

Subito dopo il Covid-19, la sensibilità ambientale sociale si è ulteriormente intensificata, rispetto a quanto non fosse già cresciuta a partire dalle prime comparse di Greta Thunberg grazie a una maggiore consapevolezza dei problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta.

La gente ha sperimentato la catastrofe di portata globale del virus, che ha fatto milioni di morti, e conseguentemente ha paura che i cambiamenti climatici, che hanno anch’essi una portata globale come quella del virus, possano colpire personalmente ciascuno di noi.

La crisi climatica globale, con i suoi effetti sempre più evidenti, ha spinto le persone a riflettere sull’importanza di una maggiore tutela dell’ambiente e a pretendere che le autorità vigilino soprattutto sulle attività produttive le cui emissioni, come quelle in atmosfera, sono quelle più visibili e dunque temute per la salute della propria persona. In questo contesto si creano automaticamente due fazioni:

  • Da una parte abbiamo una potenziale minaccia rappresentata dalla presenza stessa dell’azienda e dalle attività che essa svolge che provocano emissioni in atmosfera
  • Dall’altra abbiamo la collettività costituita da famiglie, quartieri, condomini e in generale centri abitati a cui è sicuramente concessa la possibilità di segnalare sospetti e di presentare esposti alle forze dell’ordine.

In questo contesto le organizzazioni che adottano il modello 231 devono registrare il segnale di allarme.

Le autorità competenti in materia ambientale stanno prestando sempre più attenzione ai controlli sui reati ambientali connessi alle emissioni in atmosfera, al fine di prevenire e contrastare gli effetti negativi delle attività umane sull’ambiente e al fine di dare una risposta concreta ed oggettiva alle esigenze di sicurezza del “vicinato”.

reatipresupposto231.itKit documentale in collegamento continuo con il portale ufficiale

I rischi di reato connessi alle emissioni in atmosfera e le sanzioni previste dal D.Lgs 231/01

Quando si sviluppa il Modello organizzativo 231 alla sua prima emissione oppure in fase di successivo aggiornamento, l’attenzione di imprenditori e consulenti si focalizza sui rischi di reato a cui l’organizzazione è esposta.

Se le emissioni in atmosfera risultano essere uno degli “aspetti ambientali” dell’impresa e delle sue attività, in fase di identificazione e valutazione dei rischi connessi ai reati presupposto del Modello 231, è necessario prendere in considerazione i rischi riguardanti le fonti di emissione, le emissioni vere e proprie e la loro gestione.

Fonti di emissione (Punti emissivi)

Per quel che riguarda le fonti di emissione, l’Art. 269 del D.Lgs 152/2006 impone alle organizzazioni di:

  • Individuare le fonti di emissione in atmosfera
  • Predisporre un documento in cui sono riportati i punti di emissione in atmosfera numerati.

La mancata osservanza di queste disposizioni può configurare il reato di inosservanza dell’autorizzazione ambientale di cui all’Art. 279, comma 2, D.Lgs 152/2006.

Emissioni (Emissioni in atmosfera)

Quando l’attenzione di imprenditori e consulenti si sposta dal punto emissivo alla sostanza emessa, l’individuazione di eventuali rischi da reato deve essere preceduta da una verifica che assicuri che le emissioni presenti siano relative ad attività soggette alla legislazione in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra.

L’inosservanza di tale obbligo può configurare il reato di inquinamento ambientale ai sensi dell’Art. 452-bis c.p.

Gestione delle fonti e delle emissioni

Per quanto riguarda la predisposizione della domanda di autorizzazione AUA, l’Art. 269 del D.Lgs 152/2006 impone alle organizzazioni di disporne prima delle attività emissive e in fase di accertamento. L’emissione in atmosfera senza autorizzazione può invece costituire il reato di Emissioni in atmosfera senza autorizzazione ex Art. 279, comma 1, D. Lgs 152/2006.

Inoltre, le organizzazioni devono effettuare regolarmente le analisi degli inquinanti emessi, assicurare costantemente il rispetto dei “limiti di emissione” prescritti dalla legge e dall’autorizzazione, e mettere a punto sistemi di abbattimento degli inquinanti ai sensi rispettivamente degli Artt. 271 e/o 275 e degli Artt. 269 e 270 del D.Lgs 152/2006. La mancata osservanza di questi obblighi può configurare il reato di inquinamento ambientale ai sensi dell’Art. 452-bis c.p.

L’Art. 286 del D.Lgs 152/2006 prescrive alle organizzazioni, in aggiunta, di controllare la manutenzione periodica dei sistemi di abbattimento degli inquinanti, al fine di prevenire il reato di delitti colposi contro l’ambiente ai sensi dell’Art. 452-quinquies c.p.

Infine, il Titolo V All. X del D. Lgs 152/2006 impone alle organizzazioni di verificare che negli impianti di combustione ad uso industriale siano utilizzati solo i combustibili consentiti, al fine di prevenire il reato di inquinamento.

banner dlgs 231 winple

I controlli da attuare nel Modello organizzativo 231 necessari alla prevenzione

I Modelli organizzativi 231, previsti per le imprese e le organizzazioni in generale dal D.Lgs 231/01, possono gestire i controlli per la prevenzione dei reati ambientali e più in particolare quelli riferiti alle emissioni in atmosfera nella maniera in cui ritengono opportuno purché:

  • Siano idoneamente supportati dalle risorse stanziate dal budget compliance
  • Risultino preventivamente adeguati all’entità del rischio
  • Manifestino la loro capacità preventiva

Per coniugare l’esigenza di prevenire i reati in tale proposito e, al contempo, quella più ampia relativa ad un efficace prevenzione ambientale, la Winple suggerisce di impiegare il seguente schema operativo che può costituire un valido supporto per l’implementazione di una procedura:

Redazionale231-Reati-emissioni-in-atmosfera

Per concludere l’argomento dedicato ad un’efficace prevenzione dei reati e delle relative sanzioni, suggeriamo inoltre di non sottovalutare il rischio di emissioni accidentali (nella quantità e/o nella sostanza) connessi al verificarsi di emergenze e anomalie.

Tali emissioni potrebbero essere ascrivibili al comportamento umano: omissioni, disattenzione e in genere comportamento negligente e colposi.

In tale prospettiva, ai controlli indicati precedentemente, suggeriamo di applicare anche i seguenti controlli per fronteggiare emergenze e anomalie:

All’interno della nuova versione del Kit è stata allegata una guida illustrata che guida il Gruppo di Lavoro (Personale aziendale e consulenti) nell’implementazione del modello 231.

La Guida propone un check up iniziale dell’azienda/organizzazione grazie al quale rilevare lo stato di “pericolosità” generale in relazione ad alcuni indicatori focus e permettere di stilare il Progetto di Sviluppo del modello

Procedure 231 - Winple.it

Lo strumento per l’implementazione dei sistemi di gestione 231

Kit documentale per la realizzazione di un sistema di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/01 e s.m.i.

Contiene il manuale, il codice etico, la parte generale speciale, il codice etico, le procedure e l’analisi dei rischi per articolo e per processo, checklist, Interviste, regolamento OdV, modulistica e una guida illustrata per l’implementazione del Modello 231.

Procedure 231 è strutturato in files e modelli in formato Microsoft™ Word™ completamente modificabili e personalizzabili e compatibili con sistemi Windows™ ed Apple MAC™.
Procedure 231 è il primo ed unico prodotto in Italia che rende possibile ai consulenti ed alle imprese di sviluppare sistemi di gestione per la responsabilità amministrativa in piena conformità con il D.Lgs 231/01.

Registrati alla nostra newsletter in materia di D.Lgs. 231/01 per restare aggiornato sulle novità tecniche e normative specifiche oltre che per ricevere da subito un coupon sconto del valore di 10€ valido su tutti i prodotti del sito.