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I reali vantaggi aziendali della Certificazione per la Parità di Genere

UNI/PdR 125:2022

Riesame delle opportunità di business, a favore delle imprese, derivanti dalla certificazione di genere prevista dalla prassi di riferimento

In questo articolo, ispirato dalla prospettiva consulenziale nell’ambito dei sistemi di gestione e dell’economia di gestione delle imprese, abbiamo voluto indicare, in maniera ordinata, i vantaggi e le opportunità a favore delle organizzazioni che adottano e certificano il sistema di gestione per la parità di genere, ai sensi della prassi UNI/PdR 125:2022.

Argomenti trattati:

Vantaggi economici

La prassi PdR 125 e la letteratura “politica” scritta a riguardo (di cui il web è pieno), riferendosi a casi ed esperienze di organizzazioni che promuovono la parità di genere al loro interno, sottolineano i vantaggi “economici” per le aziende derivanti dall’applicazione di policy di attenzione al recruiting, equità salariale, cura della genitorialità, sensibilità verso la work-life balance e prevenzione di abusi e molestie.

La spiegazione scientifica tuttavia di un rapporto “causa-effetto” tra l’attuazione del sistema di gestione per la parità di genere e l’incremento dell’utile (Ricavi-costi=Utile) non viene riportata dalla prassi che, parlando di tali vantaggi economici, ne riferisce l’avvenuta sperimentazione in ambienti “non accademici”.

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Secondo il nostro punto di vista, caratterizzato da un approccio di tipo consulenziale e dunque necessariamente fondato sul metodo scientifico, l’ipotesi per la quale l’attuazione delle politiche di genere (causa) possano aumentare l’utile di impresa (effetto), dovrebbe essere verificata attraverso esperimenti ben precisi e non affatto semplici.

L’eventuale incremento di utile, che si ipotizza derivante dall’applicazione delle policy di genere dovrebbe risultare, dal punto di vista statistico, “significativo”.

L’azienda che applica le policy dovrebbe riscontrare, a parità di condizioni risultanti da una misurazione di riferimento, che l’utile è aumentato in “una certa misura” e che tale aumento non sia ascrivibile al caso.

L’utile di un’impresa, nel corso del tempo e a parità di sforzi, ha una sua oscillazione naturale.

Solo una scrupolosa verifica di ipotesi (test di statistica basato su media, deviazione standard, intervallo di confidenza, errore standard) ed altri indicatori, riferiti agli intervalli di tempo delle serie temporali, potrebbero “confermare” scientificamente l’ipotesi del reale incremento di utile che, ad oggi, non abbiamo.

I vantaggi sui quali invece non nutriamo alcun dubbio perché abbiamo riscontrato che sono previsti ed assicurati dal nostro ordinamento riguardano molti processi aziendali:

  • Gestione del personale (sgravi contributivi)
  • Sviluppo e produzione (finanziamenti)
  • Insurance (riduzione polizza)
  • Commerciale (gare d’appalto)
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Vantaggi contributivi

L’Art. 5 della Legge n. 162/2021, ai commi 1 e 2, prevede lo sgravio contributivo a favore delle aziende che al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento siano in possesso della certificazione UNI PdR 125:2022.

Questo sgravio si applica direttamente ai contributi dovuti dall’azienda.

L’importo dello sgravio arriva all’1% dei contributi dovuti, fino al limite massimo di € 50mila annui per azienda ed è applicato su base mensile. A seguito del conseguimento della certificazione le aziende possono usufruire di questa opportunità consegnando il certificato al consulente del lavoro che inoltrerà la pratica.

Una piccola e media impresa, con tale risparmio, coprirà sicuramente i costi legati al processo di certificazione che illustreremo di seguito.

Per le sole piccole e medie imprese e micro imprese, al fine di facilitare il processo di certificazione, sono previsti contributi destinati sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione sia a sostenere i costi di certificazione.

Per l’erogazione dei contributi previsti dal PNRR per promuovere la certificazione della parità di genere delle PMI è in via di definizione un avviso per la gestione ed erogazione dei contributi previsti dal PNRR per agevolare la certificazione delle PMI.

Finanziamenti

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L’Art. 5 della Legge n. 162/2021, al comma 3, prevede il punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti

Un’opportunità decisamente più convincente che vorremmo sottolineare ai nostri lettori eventualmente interessati è quella dei finanziamenti.

Le idee e i progetti di business che si dimostrano in linea con gli obiettivi europei e la strategia del nostro PNRR sono sostenuti da numerosi bandi a carattere internazionale e nazionale.

Analogamente a quanto accade per i progetti che proteggono l’ambiente oppure preservano la sicurezza dei lavoratori o permettono di innovare processi attraverso l’adozione di nuove tecnologie, i bandi europei indicano nei criteri di premialità, la certificazione del sistema di gestione per la parità di genere.

Una piccola e media impresa può accedere a finanziamenti che sono erogati attraverso il meccanismo del credito di imposta oppure tramite l’accesso ad un credito a tasso agevolato. L’opportunità, per le imprese che optano per tali strategie, è ben più interessante rispetto a quella derivante dai vantaggi contributivi.

Fideiussioni

L’Art. 93 comma 7 del D.Lgs. n. 50/2016, modificato dall’Art. 34, comma 1, lettera a) della Legge 79/2022 prevede la riduzione pari al 30% dell’importo della garanzia fideiussoria per la partecipazione alle gare pubbliche.

I nostri lettori, professionisti, consulenti, imprenditori sanno bene che la pubblica amministrazione, ma anche le aziende private, si tutelano (e sono costrette a farlo, dalla legge) da eventuali conseguenze derivanti dall’affidamento di un “lavoro” ad un terzo.

Le gare d’appalto infatti prevedono che chi vi partecipa dimostri che, a fronte di eventi imprevisti che causano danni ascrivibili al lavoro affidato, vi sia una copertura finanziaria certa (o quasi tale) per far fronte ai danni. Ovviamente tale copertura non può essere ricercata al sopraggiungere effettivo e reale del un fatto dannoso ma deve essere disponibile (e documentata) ancora prima che l’appalto venga aggiudicato, tramite la sottoscrizione, da parte dell’impresa, della fideiussione (bancaria/assicurativa).

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Gli importi finanziari che l’impresa deve esborsare per la sottoscrizione della polizza sono sensibilmente ridotti. Con l’esibizione del certificato che attesta l’attuazione del sistema di gestione per la parità di genere, la riduzione della garanzia fideiussoria per la partecipazione alle gare pubbliche è pari al 30%.

Gare d’appalto

L’Art. 95 comma 13, del D.Lgs. 50/2016, modificato dall’Art. 34, comma 1, lettera b) della Legge 79/2022 prevede il criterio premiale nella valutazione dell’offerta, che le amministrazioni aggiudicatrici dovranno indicare nel bando di gara, nell’avviso o nell’invito

L’opportunità che, in assoluto, comporta il vantaggio più interessante per le imprese (dal punto di vista di business) è rappresentata dalla possibilità di partecipare alle gare e aggiudicarsi l’appalto grazie al punteggio competitivo acquisito grazie al possesso della certificazione del sistema di gestione per la parità di genere.

Il vantaggio che vorremmo segnalare ai nostri clienti è ravvisabile nel contesto attuale. Sono ancora pochissime le aziende che hanno conseguito la certificazione del sistema UNI PdR 125:2022; il possesso del certificato, di conseguenza, rappresenta un vantaggio competitivo sugli altri partecipanti alla gara che conteranno di “fare punti” con le certificazioni che risultavano competitive fino a qualche mese fa.

Iter certificativo

Per ottenere la certificazione è necessario:

  1. Implementare il sistema di gestione (anche utilizzando il Kit Procedure UNI/PdR 125:2022)
  2. Assicurare il raggiungere il punteggio di Score del 60% richiesta dalla PdR, in riferimento ai KPI (calcolato seguendo i criteri indicati dalla prassi oppure utilizzando l’applicazione gratuita di Winple SCORE 125)
  3. Sottoporre i documenti del sistema di gestione all’organismo certificatore accreditato
  4. Completare l’audit attraverso la fase di verifica del funzionamento del sistema da parte dell’organismo
  5. Provvedere a rimuovere eventuali non conformità e gap riscontrati dall’organismo
  6. Ottenere il certificato dall’organismo che ha deliberato in proposito
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PROCEDURE UNI/PdR 125:2022

Kit documentale completo per l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere conforme alla UNI/PdR 125:2022.

Comprende: ManualeProcedure di SistemaProcedure per la Parità di GenerePolitica per la Parità di GenerePiano StrategicoApplicazione per il calcolo dell’indice di Score 125Modulistica automatizzata e Check List per la verifica della conformità ai requisiti della prassi.